venerdì 25 agosto 2023 h 21,00



TANGRAM TEATRO
CREATURE
Dal Cantico di San Francesco
al nostro complicato futuro
Con Bruno Maria Ferraro
Riferimenti letterari: San Francesco, Martha Medeiros, Italo Calvino, Ludovico Ariosto, Cormac McCarthy, Pablo Neruda
Musiche e canzoni di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Francesco Guccini
Consulenza letteraria prof. Paolo Cioci
Organizzazione Francesca Gallo
Produzione Tangram Teatro
per Festival Teatro & Letteratura 2023
Nel 1224 San Francesco dà vita al Cantico delle Creature. Una “lode” alla bellezza del creato. 800 anni dopo siamo tutti (credenti e non credenti) impegnati a capire, lottare, contrastare un cambiamento climatico che ci spaventa ma che continuiamo a causare.
San Francesco si limitava a osservare la magnificenza della natura, noi prendiamo molte iniziative per modificarla.
Dal Cantico in poi il sole, le stelle, l’acqua, la terra sono fonte di ispirazione per poeti, musicisti, letterati. Proviamo per una volta, per il tempo di uno spettacolo, a stare “fermi” a non fare danni al “creato” e a ripercorrere con la musica e la poesia la bellezza che ci circonda, che è vita. Proviamo a guardare il nostro pianeta, oggi, con le parole di Francesco.
Noi, dopo essere andati alla ricerca del significato della parola “amore” nel Cantico dei Cantici ci mettiamo ora in viaggio alla ricerca del significato profondo e poetico della parola “sostenibilità”


Progetto di valorizzazione del territorio
in collaborazione con la Camera di commercio di Torino

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CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
SALBERTRAND
ingresso liberto fino ad esaurimento dei posti
La prima menzione della chiesa si ritrova in un diploma del 1057, anno in cui l'antica costruzione fu donata alla prevostura di Oulx da Oddone di Moriana Savoia e dalla contessa Adelaide. La parrocchiale fu rimaneggiata nei secoli successivi, subendo la quasi totale ricostruzione nel corso del XVI secolo. Dopo tale intervento non subì modifiche significative e tutt'ora è uno dei migliori e più ricchi esempi di chiese alpine in stile tardo gotico.
L’intera struttura monumentale è impreziosita da un ricco apparato scultoreo lapideo, profuso soprattutto nei capitelli decorati con motivi floreali e gigli di Francia. La facciata vera e propria della chiesa si presenta con un profilo a salienti, con archetti trilobati in pietra sul fronte principale e archetti semicircolari sui fronti laterali.
L’ingresso è costituito da un significativo e complesso portale lapideo, opera datata 1512
