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sabato 26 agosto 2023   h 21,00   

SAVOULX - Chiesa di San Gregorio Magno
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TANGRAM TEATRO

CREATURE

Dal Cantico di San Francesco

al nostro complicato futuro  

Con Bruno Maria Ferraro

Riferimenti letterari: San Francesco, Martha Medeiros, Italo Calvino, Ludovico Ariosto, Cormac McCarthy, Pablo Neruda

 

Musiche e canzoni  di Ivano Fossati, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Francesco Guccini

Consulenza letteraria prof. Paolo Cioci
Organizzazione Francesca Gallo


Produzione Tangram Teatro

per Festival Teatro & Letteratura 2023

 

Nel 1224 San Francesco dà vita al Cantico delle Creature. Una “lode” alla bellezza del creato. 800 anni dopo siamo tutti (credenti e non credenti) impegnati a capire, lottare, contrastare un cambiamento climatico che ci spaventa ma che continuiamo a causare.

San Francesco si limitava a osservare la magnificenza della natura, noi prendiamo molte iniziative per modificarla.

Dal Cantico in poi  il sole, le stelle, l’acqua, la terra sono fonte di ispirazione per poeti, musicisti, letterati. Proviamo per una volta, per il tempo di uno spettacolo, a stare “fermi” a non fare danni al “creato”  e a ripercorrere con la musica e la poesia la bellezza che ci circonda, che è vita.  Proviamo a guardare il nostro pianeta, oggi, con le parole di Francesco.

Noi, dopo essere andati alla ricerca del significato della parola “amore” nel Cantico dei Cantici ci mettiamo ora in viaggio alla ricerca del significato profondo e poetico della parola “sostenibilità”

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INFO VERDE

Progetto di valorizzazione del territorio

in collaborazione con la Camera di commercio di Torino

CHIESA DI SAN GREGORIO MAGNO

SAVOULX  (Oulx)

ingresso liberto fino ad esaurimento dei posti

La chiesa parrocchiale di San Gregorio Magno a Savoulx, edificata nel 1451 su un'imponente massa rocciosa in posizione panoramica sull'abitato circostante, consacrata e aperta al culto nel 1454, ha mantenuto una certa omogeneità di stile, con elementi romanici e gotici e con un intervento del 1662 relativo alla ricostruzione della zona absidale. È caratterizzata esternamente da un agile campanile con cuspide, mentre la facciata è arricchita da un portale lapideo datato 1532. L'altare maggiore, con il ricco retable ligneo intagliato, è assegnato a Jacques Jesse di Embrun in anni prossimi al 1662, l'imponente cantoria risale invece al 1555. I recenti interventi di restauro hanno riportato alla luce nella navata sinistra un ciclo affrescato del secondo decennio del Cinquecento attribuito al Maestro di Savoulx, raffigurante scene della vita di Sant'Antonio abate, mentre sulla parete laterale sono presenti affreschi più frammentari raffiguranti Dio Padre, Santa Caterina d'Alessandria e scene della vita della Vergine.

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