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LOLITA

 

 

creazione 2014 regia e interpretazione Silvia Battaglio 

consulenza artistica Julia Varley 

suggestioni letterarie Vladimir Nabokov, Charles Perrault, Pia Pera 

suggestioni musicali Torgue & Houppin, Alva Noto, Paolo Conte 

disegno luci Massimiliano Bressan 

foto di scena Stefano Mazzotta, Cristina Le Noci, Claudio Bonifazio 

produzione Cie.Zerogrammi 

coproduzione Odin Teatret Nordisk Teaterlaboratorium, Tangram Teatro Torino in collaborazione con Bianca Teatro 

sostegno alla realizzazione Crut (Centro Regionale Universitario per il Teatro) 

si ringrazia Pierangelo Pompacon il contributo di Regione Piemonte, MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali

 

 

"Creatura senza età che coagula in sé innocenza e perdizione, cura e sperpero del proprio corpo: Silvia Battaglio modella una Lolita che è luminosa ed eloquente espressione di quell’incapacità di vivere la propria vera età che non soltanto conduce alla tragedia i protagonisti del romanzo di Nabokov ma alimenta frustrazioni silenziose ovvero scelte dissennate di molti. Un’intuizione che l’artista racconta e sviluppa utilizzando un linguaggio omogeneo, in cui movimento coreografico e recitazione scivolano naturalmente l’uno nell’altra, articolando un discorso che inchioda il pubblico con la sua conturbante verità."

Laura Bevione - Sistema Teatro Torino

 

"Dopo Le corpe de Jeanne, studio personalissimo sulla figura della pulzella d’ Orléans, la poliedrica autrice/danzattrice/attrice Silvia Battaglio indaga la forza ambigua e trainante della protagonista del romanzo di Vladimir Nabokov. Lolita è il lavoro frutto di una residenza artistica a Holstebro, in Danimarca, sede dell’ Odin Teatret, sede fortunatissima per l’ autrice che con “ Io amo Helen” , pièce molto apprezzata da Eugenio Barba e Julia Varley, si è aggiudicata encomi ma anche e, soprattutto, la possibilità di “ costruire” la sua Lolita. È un testo apparentemente leggero in cui le richieste si mischiano ai ricatti, la seduzione si fa arma, l’amore sfocia nella perversione”.  A tratti provocatorio, senza mai essere eccessivo, rende perfettamente la sensazione di un amore non scelto. La danza che ci propone Silvia Battaglio è sempre precisa e coinvolgente. Nonostante la pioggia battente, il pubblico era numeroso ed ha apprezzato lo spettacolo."

Francesco Roma – TeatriOnLine

 

"Su di un tappeto di mele rosse, servendosi di un perfetto controllo del corpo suo indiscusso marchio di fabbrica, l’attrice torinese rievoca il legame con il carnefice attraverso un racconto in cui l’evidenza della dolorosa attualità risiede nel prender le giuste distanze dall’originale letterario. Parole come macigni che l’interprete fa ulteriormente esplodere modulando la voce o con un ghigno, con l’intensità di uno sguardo piuttosto che con la forza di un silenzio: un’anteprima di successo in attesa del debutto assoluto nella prestigiosa cornice dell’Odin Teatret di Eugenio Barba."

Roberto Canavesi - Teatroteatro.it

 

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