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LA BUONA NOVELLA diretta su rete 7 per Specchio dei Tempi
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Bruno Maria Ferraro

LA BUONA NOVELLA diretta su rete 7 per Specchio dei Tempi

Bruno Maria Ferraro LA BUONA NOVELLA liberamente tratto dai Vangeli Apocrifi e da La Buona Novella di Fabrizio De André (versione ridotta) Riferimenti letterariprotovangelo di Giacomo, Ciclo di Pilato, Vangelo di Nicodemo, i libri dell’infanzia di Maria, la Buona Novella di Fabrizio De André Musiche Fabrizio De André Spettacolo andato in onda il 29 maggio 2020 in diretta TV su Rete7 e sulla pagina Facebook di Tangram Teatro. Un grazie per la collaborazione e le riprese video a Moreno Filippetto - Nicholas Durello - Chiara Tessa - Matteo Mura Ricominciamo. Non più con clip preregistrate su instagram o Facebook. Non più con la libreria disordinata di sfondo. Non più con giacca e cravatta e le pantofole ai piedi Ricominciamo (quasi) davvero. Tangram Teatro accende i motori in vista della prossima riapertura dei teatri e cinema. “Stiamo per affrontare una fase delicata e complicata – dice Bruno Maria Ferraro - ma finalmente intravediamo la possibilità di riannodare un filo interrotto quasi tre mesi fa. E mentre attendiamo disposizioni per la messa in sicurezza di pubblico e lavoratori e il disco verde, noi ci avviciniamo ad una forma di spettacolo più vicina al vero.” Tangram Teatro ha raccolto la sollecitazione di Don Moreno Filippetto, responsabile della comunicazione nazionale dei salesiani impegnato nelle celebrazioni del mese di maggio dedicate alla figura di Maria di Nazareth, allestendo una versione ridotta per la Tv dello spettacolo LA BUONA NOVELLA andato in scena recentemente al Tangram Teatro. “E’ l’occasione per ricordare i 50 anni di uno dei tanti capolavori di Fabrizio De André. Nel 1970 andando come al solito controcorrente con il periodo storico, Fabrizio raccontò in musica i personaggi della tradizione cattolico cristiana visti dalla prospettiva dei Vangeli apocrifi. Quelle stesse storie che ispirarono a Dario Fo un’altra opera straordinaria come il Mistero Buffo. Noi semplicemente reimmergiamo le canzoni di De André nelle storie che le hanno originate.” La figura “umana” di Maria di Nazareth ha tratti e significati che in questo periodo di paura, di dolore e di perdita delle certezze diventano motivo di riflessione. “Tutti noi, credenti e non credenti, abbiamo una radice culturale comune e condivisa. – conclude Ferraro - Si tratta di superare diffidenze e recuperare la capacità di guardare tutti in un'unica direzione esattamente come in questi mesi hanno fatto medici, infermieri e personale degli ospedali. Superare contrapposizioni inutili e faziose che mettono virologi contro virologi, politici contro politici come si trattasse di una partita di calcio, un gioco. Anche raccontare storie, che poi è il nostro mestiere, serve a curare le ferite di questa società e lo faremo dando però anche un segno concreto con l’aiuto di Specchio dei tempi” “La serata – precisa Angelo Conti de La Stampa - avrà anche un tema solidale: quello di offrire risorse a Specchio dei tempi, a sostegno del programma "madri e figli in difficoltà". L'emergenza Coronavirus ha infatti acuito le difficoltà economiche di 100 mamme, che Specchio ha selezionato fra le più bisognose. A loro ed ai loro bambini andrà il frutto della raccolta, che verrà trasformato in borse della spesa, che verranno consegnate nei tre giorni successivi allo spettacolo. Perché la solidarietà non deve aspettare.” ​
BENE di Francesco De Gregori  |  Massimo Germini  -  Bruno Maria Ferraro
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Bruno Maria Ferraro

BENE di Francesco De Gregori | Massimo Germini - Bruno Maria Ferraro

. e guardo il mondo da un oblò…. Era Gianni Togni un po’ di anni fa e nessuno pensava che dietro quell’oblò ci saremmo finiti tutti nel 2020. Aspettiamo. Nelle nostre case, chiusi, aspettiamo. Con Massimo Germinici siamo conosciuti qualche anno fa lavorando in uno spettacolo con Roberto Vecchioni e lui di Roberto è non solo la chitarra ma il tessuto di musica su cui si appoggiano bellissimi versi, bellissime canzoni. Io e Massimo siamo due baby boomers, arriviamo dall’Italia del boom economico, abbiamo fatto i doppi turni a scuola perché c’erano troppi bambini, sappiamo cosa furono la DC il PCI e il Revox, abbiamo attraversato gli anni settanta e tutta la più bella produzione della canzone d’autore italiana. La chitarra di Germini è una culla, un tappeto volante, una casa, un fuoco che scalda, un ricordo e tanto altro. E quando lui suona a me vien voglia di cantarlo tutto il repertorio della canzone d’autore che è la mia storia, il mio sguardo, la mia consapevolezza. E soprattutto cantare quelle canzoni poco conosciute, dimenticate, lasciate lì in un angolo per chissà quale ragione . Alcune di queste sono perle, piccoli capolavori. E allora in questi giorni di isolamento, come si fa con i libri impolverati della libreria, a noi fa piacere frugare nelle pieghe nascoste di uno straordinario catalogo di “poesie” in musica. Cantarle e suonarle affacciati , per dirla sempre con Gianni Togni, ai nostri oblò “Gettando arance da un balcone Così non va Tiro due calci ad un pallone E poi chissà Non sono ancora diventato Matto Qualcosa farò, ma adesso no

#IoRestoACasa è stata per alcuni mesi la "parola d'ordine" durante il primo look down del 2020
Queste sono clip dei lavori fatti con alcuni "amici" come Massimo Germini, Dacia Maraini, Moreno Filippetto

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