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7 - 30 NOVEMBRE 2025

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MaldiPalco torna per affrontare, come sempre, il presente, la contemporaneità, ciò che ci circonda.
Quell’habitat che, per noi che viviamo questo tempo e questo luogo, è  ricerca, curiosità, contraddizioni.
 

Ma andiamo con ordine….

Innanzitutto MaldiPalco è titolo “rubato” a Roberto Latini che con questo spettacolo vinse nel 1997 il Concorso Prova d’attore. Era allora una sorprendente e straordinaria opera di ricerca teatrale che parlava con le parole di Shakespeare e la fisicità di Latini.

E se lo spettacolo MaldiPalco è stato il nucleo drammaturgico per un giovane attore diventato poi un punto di riferimento del teatro di ricerca italiano, abbiamo voluto intitolare così una rassegna che attraverso residenze artistiche e il confronto continuo tra generazioni di attrici e attori continua a “guardarsi intorno”, continua a sollecitare dubbi e riflessioni.

Italia Fragile è stato il percorso della rassegna negli ultimi tre anni.

Dal 2025 si parte invece da un semplice gioco di parole MaldiPALCO MaldAMORE.
E’ uno spunto, una scintilla per viaggiare dentro la rete di relazioni (personali e sociali) che ci collegano, ci cambiano,  ci mettono in crisi, ci offrono opportunità.
 

“Amore” è parola che utilizziamo spesso, a cui chiediamo conferma della relazione con l’altro, nella quale troviamo risposte.
Ma, come afferma il prof. Galimberti, è anche un termine ambiguo.  L’amore non è sempre pacifico, armonico: è ambivalente, è violazione dell’integrità, include il dolore, la perdita.  Anche l’amore materno, non è immune da questa ambivalenza: amore e odio, vita e morte si intrecciano.

E d’altra parte è nota la derivazione del termine, anche se non accettata da tutti i linguisti. A-MORS dal altino MORS (morte) con un A privativa.  Senza morte.  Quindi, se fosse un’equazione matematica Amore è ciò che ci priva, ci tiene lontani dalla morte.

E quindi …

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